MANIFESTO POLITICO-SOCIALE DI SAVE THE PARENTS

 

Cosa serve “dopo di loro”…

Save the Parents conosce appieno la dolorosa realtà della perdita di un figlio e di quanto questa rappresenti una devastante tragedia nella vita di un genitore. Non solo, ne riconosce gli effetti dirompenti sul singolo, sulla coppia, su gli altri figli, sul sistema familiare allargato, spesso sulla comunità. La morte di un figlio è un evento di vita traumatico che sconvolge i progetti anche a lungo termine di tutta la rete familiare, fino a minarne in maniera incisiva e permanente la Qualità di Vita di tutti i componenti.

Il lutto per la perdita di un figlio è sempre persistente e complicato e molto spesso le ripercussioni post-traumatiche arrivano a compromettere la salute fisica e psichica dei genitori, ripercuotendosi anche sulle loro relazioni e sul loro lavoro.

I genitori iniziano a isolarsi, ad allontanare gli altri, quelli che non capiscono, quelli che hanno espressioni contrite ma non sanno cosa dire. Si nascondono ed evitano il mondo, iniziando a sentirsi diversi, emarginati senza valore, abbandonati, esclusi dal resto del mondo, sempre più fortunato e felice.

Save the Parents vuole aiutare questi genitori a confrontarsi, a respirare nuovamente, a uscire dalla solitudine e a fare rete, vuole farli sentire meno soli, vuole trasmettere loro che non sono unici e non è impossibile per loro ricevere aiuto e comprensione. Save the Parents vuole aiutarli a far sentire la loro voce, la loro richiesta di aiuto disperata e muta, vuole mostrare e proteggere le loro fragilità incomprese e inascoltate, vuole difenderli e renderli in grado di proteggersi e autorappresentarsi nelle loro esigenze sociali. Save the Parents vuole aiutare i genitori “defigliati” a sentirsi un insieme umano che ha necessità e diritto di potersi appoggiare a una stampella che sostenga il loro spirito vitale in modo che possano concedersi di percorrere, con decisione, il resto della vita ferita che rimane loro.

Ma, in particolare, Save the Parents vuole favorire l’inclusione sociale di questi cittadini nella realtà organizzativa, sanitaria e politica. Vuole aiutarli attraverso l’impegno nel civile ad acquisire una (nuova) identità sociale, a renderli portatori di necessità speciali, di diritti, di tutela e di prerogative, a renderli soggetti delle politiche comunitarie, a essere considerati e previsti insieme a tutte le altre categorie di cittadini fragili, a causa della loro compromissione cronica di capacità vitali, emotive e prestazionali sul piano lavorativo che li rendono invalidi di benessere e portatori di handicap emotivo.

Save the Parents vuole favorire il legittimo recupero umano di queste persone condannate da un lutto persistente complicato che ha interrotto loro la vita (così come la conoscevano) e tolto il futuro (così come l’avevano progettato), per poterli aiutare a recuperare il loro ruolo di persone valide per loro stesse, per i loro partner, per gli altri figli (se ne hanno); per farli continuare, altresì, a essere inseriti nel mondo sociale e lavorativo per come possono. Molti di loro, infatti, sperimentano problemi a continuare a mantenere ruoli lavorativi ancorché impegnativi, perché si sentono cognitivamente bruciati e, a volte, incapaci di sostenere le stesse responsabilità di prima.

Save the Parents vuole aiutarli ad affrontare meglio la loro vita e il tornare a vivere, che è diritto legittimo e intoccabile.

Per questo, Save the Parents si attiva socialmente e politicamente affinché siano garantiti ai genitori “defigliati”:

  • il riconoscimento di congedi lavorativi materni/paterni più lunghi degli attuali per chi affronta la perdita di un figlio, al fine di garantire al/ai genitore/i la possibilità di elaborare lo shock di questo lutto secondo modi e tempi adeguati;
  • la valutazione psicodiagnostica del Disturbo Post Traumatico di tipo cronico e il conseguente decadimento cognitivo invalidante;
  • il sostegno lavorativo per consentire ai genitori di rinegoziare, su richiesta – anche momentaneamente – le responsabilità e/o il carico delle funzioni/mansioni ed eventualmente prevedere il diritto di prepensionamento;
  • il sostegno economico per le famiglie, inteso non come risarcimento per il figlio perso ma come indennità di accompagno nella ripresa di una quotidianità “diversa” a sostegno di una famiglia a rischio;
  • la formazione dei medici e delle Forze dell’Ordine per una corretta comunicazione del decesso;
  • la formazione del personale scolastico per il sostegno ai/alle fratelli/sorelle “sopravvissuti”;
  • l’attivazione di un circuito protetto per il sostegno nell’eventuale decisione, da parte dei genitori, di intraprendere un percorso di adozione;
  • sostegno psicologico e psicoterapeutico individuale e di gruppo per genitori “defigliati”;
  • gruppi terapeutici a sostegno dei/delle fratelli/sorelle “sopravvissuti/e”.

Save the Parents intende queste attività come forme di tutela della famiglia, necessarie non solo quando quest’ultima si forma ma anche quando si trasforma.